venerdì 9 dicembre 2011

Adotta un alveare - Ultimo bollettino 2011

9 dicembre 2011.
     Buongiorno.
     Eccoci qui per –forse- l’ultimo bollettino dell’anno.
     Ieri, giornata davvero calda e soleggiata, con le api che giravano a tutto spiano in cerca di qualunque cosa potesse servire per il prossimo inverno, ho somministrato la dose di acido ossalico di cui vi avevo detto in ottobre.
     Risultati della visita: tutte le sicule sono in forze e, apparentemente, in salute; delle bionde, invece, su 17 casette una certamente non riuscirà ad arrivare a fine inverno, dato che è davvero debole.   Comunque bionde e brune stanno tutte bene: si mostrano in forze, numerose, certamente più che nella visita fatta una cinquantina di giorni fa, il che vuol dire che, a parte quella famiglia di cui sopra, tutte hanno avuto una buona rimonta, che adesso dovrebbero essere senza o con scarsissima covata (ed è per questo che l’ultimo ossalico si fa adesso: gli acari sono vulnerabili alla somministrazione perché tutti sulle api e non nella covata), che per il momento sono sufficientemente numerose per tenere il calore durante il periodo del freddo.
     Insomma, per ora continua ad andare tutto bene.     Certamente bisognerà aspettare, come ho spesso ripetuto, il mese di febbraio per avere il quadro della situazione a bocce ferme, tuttavia la situazione che ho descritto è un buon modo di iniziare l’inverno.
     La famiglia destinata ad estinguersi, o ad essere integrata con un’altra, vedremo, è una famiglia con regina Buckfast, che ha prodotto tantissimo miele e tantissime api: lo ricordo bene perché erano due sorelle Buckfast poste a fianco l’una dell’altra e separate dal gruppo delle bionde; ho prelevato, perché davvero troppo forti, da quelle famiglie più telaini di covata che nelle altre, ma si sapeva che quel tipo di regina ha queste caratteristiche, e, per contro, spesso tendono a sfiancarsi.   Le avevo prese per esperimento, e di sicuro non le riprenderemo; le autoctone piemontesi, invece, anche i nuclei che parevano debolini, si sono rafforzate e paiono gagliarde: penso proprio che indirizzeremo su di loro le nostre mire.
     Le sicule, anche al controllo invernale, si sono mostrate fetenti come sempre.
     
     Ieri, come dicevo, c’erano api dappertutto; abbiamo il calicanthus fiorito, adesso, e un po’ di vasi di ciclamini, ma erano ovunque: sul salice a raccogliere resina, sulle gemme dei fruttiferi, in casa; ad un certo punto, nel dopopranzo, c’era un tale viavai che pareva ci dovesse essere qualche fioritura in valle: si vedevano viaggiare spedite controsole, ed era uno spettacolo.
     Due parole sulla nuova adozione.   
     Si farà: abbiamo raggiunto quota sette alveari completi, che vuol dire che ci sono più persone dello scorso anno; ordinerò otto casette e prenoterò otto sciami, così se qualcuno si aggiunge all’ultimo ci sta, altrimenti va bene lo stesso.
     Come ho già detto ad alcuni, raccoglieremo i soldini non prima di febbraio-marzo, quando ce ne sarà bisogno.
     
     Altro grosso problema: qui stanno facendo proposte aberranti: vogliono dipingere le nuove casette tutte quante color lavanda…per distinguerle dalle altre e per inaugurare un nuovo corso nell’allevamento.
     Vi lascio indovinare chi avanza queste richieste: sapremo opporre una strenua resistenza?
     Che ne dicono coloro che si sono offerte per dipingere?
     Se non ci si sente né vede prima, buone festività e un sereno natale.
     Adriano.

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