lunedì 11 aprile 2011

L'adozione delle api de LA CASA HEYOKA... ecco le ultime notizie in diretta dall'alveare!

Innanzitutto ringraziamo Adriano de "La Casa Heyoka" che ci tiene informati sulla situazione delle api adottate dai membri del Gruppo d'Acquisto. Gli abbiamo chiesto se ci consentiva di pubblicare qui sul blog gli interessanti "bollettini" nei quali si descrive l'attività dell'apiario e le avventure delle nostre piccole amiche siciliane...
Ecco qui il contenuto delle prime due e-mail che abbiamo ricevuto! Buona lettura!


6 aprile 2011.
Buongiorno a tutti.
Le nostre apine sono arrivate l’altro ieri, lunedì: hanno fatto Palermo- Napoli in nave, Napoli- Bologna in camion frigorifero con la frutta, Bologna- Genova con il camion del corriere e Genova-Lodisio in camper… Non si possono definire api a km zero, certo, ma lo sapete: è un esperimento.
In ogni caso adesso sono qui: sono piccole, nere, cicciotte e determinate, a quanto pare.
Sono arrivate, naturalmente, stressate, ma non sembrano aver sofferto granchè il viaggio: del resto le loro sorelle, in numero di 900 (!) alveari, avrebbero poi proseguito per gli apiari di Carlo d’Inghilterra!
Ho subito, cioè dopo una notte di adattamento al posto, a cassette aperte, messo a dimora gli sciami, e devo dire, a onor del vero, che la situazione non è omogenea: ci sono famiglie, la più parte, per fortuna, belle forti e piene di covata e di api; altre meno; un paio in situazione apparentemente critica, ma con le api non si può mai dire.
Adesso sono nelle loro casette definitive, hanno passato la giornata di ieri a girellare attorno per orientarsi: avevamo api dappertutto, in casa, in legnaia, nei capelli…
Oggi sono già al lavoro sui ciliegi in valle, e non disturbano più umani e quadrupedi.
Fra un paio di giorni, perché ora le lascio tranquille, aprirò le casse per vedere se le regine stanno facendo il loro dovere e se stanno incrementando la covata; sono arrivate su tre telaini di covata, le più forti, su due le altre: devo portarle, se me lo permettono, almeno a sei-sette telaini di covata per la grande raccolta. Non sarà facile: speriamo che il tempo ci assista, che non faccia periodi freddi, che l’acacia ritardi il più possibile e che non ci piova sopra, così avremo una raccolta di acacia; in caso contrario si farà del millefiori, che a me, poi, piace di più.
Staremo a vedere.
Pensavo, se vi fa piacere, e magari fatemelo sapere, di ragguagliarvi di tanto in tanto sulla situazione, raccontandovi come stanno i dieci alveari sperimentali di api sicule. Miiii…zzeca!
Magari vi mando un altro resoconto dopo che ho fatto la visita, questo fine settimana.
Se desiderate scrivere o chiedere qualcosa, la mia mail è scritta qui sull’intestazione.
Grazie e a risentirci.
Adriano.


10 aprile 2011.
Buongiorno, come promesso, eccomi qui.
Stamani, giorno di fiori, secondo il calendario biodinamico, sono andato a ficcare il naso nelle casette delle api sicule.
La prima ispezione – da ora fino alla raccolta avremo una visita ogni quattro o cinque giorni – ha confermato l’impressione avuta lunedì: cinque famiglie sono belle forti, le altre sono un po’ indietro. Tre famiglie addirittura stavano costruendo fuori dai telaini, chè ancora le casette non sono piene: buon segno, significa che la regina sta deponendo “a nastro”.
C’è da dire che la fioritura dei ciliegi di questi giorni ha evidentemente stimolato le nostre, che trovavano abbondanza di fiori, anche se poco generosi di nettare come sono i fruttiferi; in ogni caso è stata una buona coincidenza, che ha permesso di ingranare subito.
Purtroppo per la prossima settimana sono previste piogge e un abbassamento notevole della temperatura, speriamo solo di notte: staremo a vedere.
Oggi ho somministrato la prima dose di oli essenziali, miscelati a miele nella pappa stimolante: lavanda, timo, arancio, rosmarino, santolina (e qualcos’altro) hanno profumato le casette delle piccoline nere, che sembrano aver gradito: nel pomeriggio avevano già scofanato tutto.
Devo dire, infine, che la diceria che le api scure sono particolarmente cattive è in parte vera: le nostre piccole sicule hanno decisamente un carattere diverso dalle ligustiche.
Dire che sono cattive però è esagerato: diciamo che, non essendo buddiste, hanno un attaccamento all’alveare particolarmente sviluppato; del resto è questo che stavamo cercando, un’ape, cioè, determinata, attiva e, perché no, un po’ fetente: forse sono davvero un po’ più protette nei confronti delle malattie. Speriamo.
C’è poi da dire che ci si mette un po’, per fare amicizia, no?
Per ora ho detto.
Ci risentiamo al prossimo, fra qualche giorno.
Adriano.


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