lunedì 30 maggio 2011

Adotta un alveare - Bollettino del 29 maggio 2011

Buongiorno.
In questa domenica di sole ho poco da riferire, riguardo alle nostre: la visita di ieri ha rivelato che i melari non sono ancora opercolati del tutto e quindi si aspetta.
La differenza di carattere fra bionde e brune si sta rivelando appieno: in mancanza di nettare da bottinare le signore si fan nervose tutte, ma le brune esagerano.
In particolare l’alveare che avevo diviso perché stava andando in sciamatura, e che era il più discolo, ha dato origine dunque a due nuclei, che ho visitato in questi giorni, dopo il dovuto periodo di rispetto; ebbene, adesso abbiamo due casi limite in aviario, non più uno.
Giovedì avevo deciso di controllarli, per la prima volta, tanto per vedere se le regine erano sfarfallate e se stavano mettendo covata, e, non appena aperto, mi hanno assalito e, nonostante la tuta, son tornato, coda fra le gambe a casa, punto su braccia e mano (attraverso il guanto di cuoio…).
Ieri, con più tempo, son tornato, convinto che un simile comportamento fosse adatto solo a un nucleo orfano, e che quindi dovevo disperdere le api nell’apiario e recuperare i telaini con gli ultimi residui di covata da distribuire fra le casette.
Tuttavia volevo accertarmi che la regina non vi fosse davvero, prima di agire: così ho riaperto.
Stessa scena. Allora mi son detto che, se volevano il gioco duro, potevo anche io alzare il livello di scontro: son tornato a casa, ho riempito uno spruzzatore a pressione di acqua aromatica di lavanda (ne ho a secchi, deriva dalla distillazione) e son tornato alla carica.
Con lo spruzzatore in posizione di nebulizzazione ho riaperto la casetta e ho accolto le guerriere con una nube di acqua di lavanda, bagnandole ben bene, quelle che stavano uscendo e quelle in volo, fino a convincerle del tutto.
Nel frattempo nell’apiario si era diffuso un profumo di lavanda che pareva d’essere in un campo fiorito, e molte curiose alate venivano a ficcare il naso.
L’operazione, necessaria ma non il massimo, per le piccole, e da farsi assolutamente solo con tempo caldo e di mattino, così han tutto il giorno per asciugarsi, ha dato i suoi risultati e ho potuto, finalmente, accedere ai segreti del nido: ebbene, non erano orfane, solo particolarmente fetenti!
Ho trovato una piccola sezione di cellette con uova: piccola ma sufficiente a mostrare che la regina, del resto introvabile, fosse all’opera. Bene.
Ho chiuso e son passato all’altro nucleo, cui ho dovuto riservare lo stesso trattamento.
Qui però la situazione era diversa: c’erano ancora diverse celle reali intatte, evidentemente non c’era ancora stato lo farfallamento. Ho richiuso e son tornato a casa.
Certo le brune hanno un caratterino…
 Così ci tocca aspettare, per il miele, e noi aspettiamo.
Vi farò sapere a suo tempo.
Adriano.

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